Animanga Wiki
Advertisement


Gin to Kin (銀と金, ' Gin to kin'?) è un Seinen realizzato da Fukumoto Nobuyuki e pubblicato sulla rivista Action PIZAZZ di Futabasha a partire dal 1992. La serializzazione si è conclusa nel 1996; il manga è stato raccolto in 11 volumi in formato Tankōbon durante la pubblicazione su rivista, dal 17 agosto 1992 all'11 agosto 1996, e in 8 volumi in formato bunko. Dall'opera sono stati tratti anche una serie di film direct-to-video e una macchina da pachinko.

Trama[]

La serie narra dei loschi traffici di Hirai Ginji, conosciuto con il temibile soprannome di Re d'Argento, navigato speculatore attivo nell'ambiente della mala giapponese, un sordido contesto in cui nessuno conosce la pietà e il rispetto per il prossimo, ma solo la sete di denaro e di potere. Egli forma una squadra di abili e fidati collaboratori ben introdotti in ogni settore: politica, finanza, stampa, forze dell'ordine; tra questi spicca il giovane Morita Tetsuo, un giovane disoccupato a cui non è rimasto niente da perdere che si ritrova, suo malgrado, catapultato in questo ambiente sotto l'ala protettiva dello stesso Ginji, deciso a farne il proprio braccio destro. Vedremo dunque un'escalation di attività illecite, tra cui usura, concussione, aggiotaggio, finanza creativa, corruzione, nella strada oscura che il nostro Morita ha deciso di percorrere.

Il manga[]

Questo è un tipico fumetto dell'opera di Fukumoto Nobuyuki, noto in Oriente per i suoi manga sul gioco d'azzardo (Ten, Akagi, la serie Kaiji) ricchi di colpi di scena, guerre psicologiche e satira sociale. Questa volta si racconta l'altra faccia della società giapponese, in cui i soldi sporchi e il potere occulto fanno da padrone; il tutto ovviamente è narrato con il consueto stile fukumotiano stilizzato ed espressionista, che ben rende l'entità delle battaglie fra menti che avvengono in essa. Il manga, pur vedendo completata la sua pubblicazione, non ha una conclusione definitiva. L'autore ha tuttavia espresso, in un'intervista apparsa sul numero 3 (maggio 2008) della rivista giapponese Otonafami, la sua intenzione di portare a termine le vicende di Ginji e Morita in futuro.

Edizione originale[]

I Tankōbon hanno una presentazione molto spartana: contengono unicamente il fumetto, e non vi sono presenti pin-up, pagine a colori o rubriche accessorie. Questa impostazione è presumibilmente mantenuta anche nella successiva edizione bunko.

Edizioni estere[]

Ad oggi Gin to Kin è edito soltanto in Giappone.

Advertisement