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"Ci rivediamo, mie care e adorate volpi..."
—Il Demone delle Mani riconosce Tanjiro come allievo di Urokodaki.


Il Demone delle Mani (手鬼 (ておに) , Te Oni?) è un demone.

Può far crescere degli arti su tutto il suo corpo e la sua pelle è sufficientemente rigida da respingere gli attacchi diretti. A differenza di tutti gli altri demoni apparsi nell'esame finale, il Demone delle Mani è sopravvissuto sul monte Fujikasane per ben cinquant'anni, divorando dozzine di potenziali Ammazzademoni è divenendo molto più forte di ogni altro demone. È considerabile la nemesi di Urokodaki, poiché ha ucciso tutti i suoi allievi (fatta eccezione per Tanjiro).

È stato doppiato da Takehito Koyasu nella versione originale giapponese, da Kirk Thorton in quella inglese e da Patrizio Prata in quella italiana.

Aspetto[]

Il Demone delle Mani è un gigantesco mostro con la pelle verde, gli occhi gialli con le pupille a forma di croce e le unghie rosse. Inizialmente aveva un aspetto simile a quello dei classici demoni, con tanto di abiti e capelli, ma si trasformò in un abominio dopo aver divorato decine di esseri umani, sviluppando una moltitudine di braccia e una bocca ricolma di denti aguzzi.

Le braccia sviluppatesi furono così tante che non solo fu costretto a smettere di indossare vestiti, ma smise persino di utilizzare le gambe, spostandosi con l'ausilio di due nuove braccia e muovendosi in modo simile ai gorilla.

Storia[]

Passato[]

Il Demone delle Mani era, un tempo, un bambino che dipendeva moltissimo da suo fratello, finché un giorno non venne tramutato in un demone da Kibutsuji Muzan, per ragioni sconosciute. Poco tempo dopo, finì per divorare suo fratello.

Durante l'anno Keiou del periodo Edo, il Demone delle Mani uccise e divorò un'altra persona. Venne quindi rintracciato da Urokodaki Sakonji, all'epoca Pilastro dell'acqua, che lo sconfisse e imprigionò in cima al monte Fujikasane, rendendolo così uno dei demoni dell'esame finale.

Ciò portò il Demone delle Mani a covare un profondo odio per Urokodaki, colpevole di avergli portato via la libertà e l'indipendenza; decise così di vendicarsi uccidendo e divorando tutti gli allievi di Urokodaki che avrebbe trovato all'esame finale. Dopo aver divorato dozzine di potenziali Ammazzademoni, subì una grottesca mutazione, tramutandosi in un'abominevole creatura.

Saga dell'Esame di Selezione[]

Il Demone delle Mani prende di mira vari potenziali Ammazzademoni, inseguendone due e uccidendo il primo. Sfruttando le sue braccia allungabili, riesce ad afferrare anche il secondo, ma Kamado Tanjiro riesce a liberarlo mozzandogli il braccio. Il demone riconosce quindi il ragazzo come un'altra delle sue "care e adorate volpi".

Chiede quindi al giovane Ammazzademoni in che anno del periodo Meiji si trovano, scoprendo con rabbia che ormai sono già nel periodo Taishou. Furioso, rivela che Urokodaki lo ha intrappolato lì 47 anni prima, durante l'anno Keiou del periodo Edo. Il ragazzo liberato da Tanjiro lo accusa di stare mentendo, poiché nell'esame finale dovrebbero trovarsi demoni catturati da poco e che hanno divorato non più di un solo essere umano, ma il demone afferma di averne divorati ben 50, 13 dei quali sono studenti di Urokodaki. In particolare, spiega che due di essi, Sabito e Makomo, gli sono rimasti particolarmente impressi e li deride, affermando che la maschera che Urokodaki dà loro in realtà ha portato fortuna solo a lui.

Ciò scatena l'ira di Tanjiro, che lo attacca mozzandogli vari arti; il demone, tuttavia, riesce a colpirlo con un pugno, che lo scaraventa contro un albero e gli fa perdere conoscenza. Proprio quando la creatura è ormai sul punto di ucciderlo, tuttavia, Tanjiro si risveglia e schiva l'attacco all'ultimo secondo, riuscendo poi a penetrare nelle difese del demone e a mozzargli la testa, uccidendolo. Credendo che Tanjiro lo avrebbe guardato con soddisfazione, il mostro rimane profondamente colpito quando nota che in realtà il giovane lo sta guardando con occhi tristi.

Mentre il suo corpo inizia a disintegrarsi, il demone ricorda il suo passato, per poi svanire del tutto. Tanjiro prega quindi che, nella sua futura esistenza, non venga reincarnato nuovamente in un demone.

Pur apparendo come un semplice antagonista minore, il Demone delle Mani ha avuto in realtà un impatto molto grande sulla storia. Come rivelato in futuro, infatti, Sabito era molto amico di Giyu Tomioka (l'attuale Pilastro dell'acqua) e che i due si addestrarono insieme sotto Urokodaki. Grazie al sacrificio di Sabito, che possedeva molto più talento di Giyu e sfidò il demone per distrarlo, Tomioka riuscì a sopravvivere all'esame finale e, in seguito, a diventare un Pilastro, senza mai però dimenticare la morte dell'amico e sentendosi sempre profondamente in colpa.

Curiosità[]

  • È il primo Demone "mutato" che appare nella serie.
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